CONCERTO da solo
4 Dicembre 2009
21:15
PADOVA, "La Mela di Newton"
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La “Mela di Newton
presenta

 

LUIGI MARIANO
live acustico

 

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LE MIE IMPRESSIONI:
Padova è una città in cui ho davvero moltissimi amici cari, già daL 2008. Era infatti la terza volta che ci andavo a suonare (dopo ottobre 2008 e dopo il mini-tour di quattro date del maggio 2009) e certo non la dimenticherò facilmente.
Appena arrivato in stazione, il 4 a sera, e preso al volo in macchina da Andrea Paglianti (che, con Domenico Calabrò, mi ha ospitato in casa per ben 4 notti come un fratello), sono piombato direttamente al locale La mela di Newton per il check: non mi era mai successo prima di arrivare in una città e suonare quasi subito.
Localino delizioso, piccolo piccolo ma nuovo, pulito ed elegante, pareti color pastello verde e rosso, librerie e tavoli in legno, atmosfera culturale tipica di un circolo Arci. Appena entrato, la ragazza del bancone, tra i soci principali, mi chiede subito se sono amico di Andrea Baccassino. Diamine: Bac famoso anche a Padova? Poi mi dice che suo fratello Guido l’ha conosciuto quando Bac ha vissuto a Padova per un paio d’anni (anni ’90).
Arrivano presto altri carissimi amici ed amiche: il fratellino gaberiano Carlo Cavallaro (con al seguito compagna), Andrea Garavello (con al seguito Marianna), il mitico Nicola Boschetti (il mio amico-fotografo di Rovigo), Francesca (con al seguito compagno) e infine la mia adorata Chiara Becagli, che spesso alza il telefono e si mette a cercarmi serate a Padova, quando sa che ho intenzione di venire.
Una donna incredibile. Come del resto le altre persone citate.
Il concerto va molto bene, io sono in forma nonostante il viaggio. In alcuni pezzi c’è meno attenzione (si mangia, si gioca a scacchi vicino ai libri) in altri invece non vola neanche una mosca. Ma il calore degli applausi è sempre forte. Chiamo a metà scaletta sul palco Carlo, che presenta il suo libro su Pasolini e si butta a cantare “A Pa’ ” di De Gregori, accompagnato da me alla chitarra e armonica.

 

con Carlo Cavallaro e Andrea Paglianti