CONCERTO (di compleanno) in TRIO. Ospiti: Alessio Bonomo, Daniele Sarno, Sasà Calabrese, Marzia Ercolani
12 Aprile 2018
21:30
ROMA, "L'asino che vola"
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L’Asino che vola
di Roma

presenta

 

 

“CONCERTO DI
COMPLEANNO

 

 

Luigi Mariano: voce, piano, chitarra acust.
Primiano Di Biase: fisarmonica, piano
Simone “Federicuccio” Talone: percussioni.

 

 

Gli ospiti:
Alessio Bonomo
Daniele Sarno
Sasà Calabrese
Marzia Ercolani

 

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DOWNLOAD audio intero concerto:
Per scaricare l’audio dell’intero concerto in mp3, cliccare su questo link in basso.
https://luigimariano.bandcamp.com/album/concerto-di-compleanno-live-a-lasino-che-vola-12-04-18

 

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A U D I O streaming
del concerto (tracce separate)

 

Fa bene fa male

Canzoni all’angolo

Mille bombe atomiche

Quello che non serve più

L’ottimista triste

Il fantasma di Tom Joad (cover Springsteen)

Alla fine del check

Come orbite che cambiano

Il giorno no

Se ne vanno

Cos’avrebbe detto Giorgio?

Quando sarò capace d’amare (cover Gaber)

Il solito giro di blues (con Daniele Sarno)

Edoardo

Scambio di persona

Questo tempo che ho (con Sasà Calabrese e M. Amadori)

L’ora di andar via (con Sasà Calabrese)

Il negazionista

 

 

bonus tracks:

 

Alessio Bonomo – O’ MBRELLO (con Luigi al piano)

 

Daniele Sarno – SONO GRANDE (con Luigi al piano)

 

Marzia Ercolani – LA COSA (Gaber)

 

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LE MIE IMPRESSIONI

Queste “feste” bisognerebbe sempre trascorrerle sul palco, circondati da musicisti speciali e da una platea generosa e piena di calore, attenzione e sensibilità. Come quella dell’Asino, di giovedi 12 aprile 2018, capace di sfidare anche le difficoltà lavorative del giorno feriale (molti avevano la sveglia alle 5), il traffico e i parcheggi.
Orgoglioso che queste persone straordinarie mi seguano da tanti anni.

Il trio “Mariano-Di Biase-Talone” funziona, per un motivo banale: è del tutto simile alle mie canzoni. Ossia: è ritmico e sostenuto nei brani frizzanti; invece vira improvvisamente verso il “caldo e intimo” nella ballad, specie quando mi sposto al piano. È ciò che mi serve per rappresentare al meglio ogni momento della scaletta.
Primiano Di Biase e Simone ‘federicuccio’ Talone seguono le curve musicali dei miei percorsi asincroni e assecondano la dinamica dello spettacolo che ho in testa, adattandosi perfettamente alle mie esigenze: di questo (così come del loro dichiarato entusiasmo per il mio repertorio) sono loro molto grato. E devo indirettamente ringraziare Edoardo De Angelis e Neri Marcorè, che (attraverso il decisivo intervento di Alberto Lombardi per il disco) me li hanno “prestati” e fatti conoscere.

Siamo partiti subito forte, con i primi 12 brani belli “tirati” (Fa bene fa male, Mille bombe, L’ottimista triste, Tom Joad, Alla fine del check, Asincrono) e senza fiato, con qualche ballad ogni tanto e continui cambi di strumenti: io tra piano e chitarra, Primiano tra piano e fisa. Intanto “Federicuccio”, dalla sua postazione alle percussioni, alternava (alla grande) sia suggestioni/colori e sia groove intenso, mettendoci tutta l’interpretazione possibile.

Ho avuto la fortuna di avere degli OSPITI non solo di palese valore artistico, ma anche di incredibile umiltà, che mi hanno detto sin da subito di voler mettersi al mio totale “servizio”, lasciando decidere a me ogni dettaglio del loro intervento. Di questo ringrazierò sempre lo straordinario e straripante talento della mia amica attrice Marzia Ercolani, la quale (pochi giorni prima) ha accolto con gioia il mio desiderio di vederla interpretare (a metà spettacolo) il monologo gaberiano “La cosa“, tutto traslato e riadattato da lei (splendidamente) al femminile, in poco tempo. I risultati sono stati sconvolgenti: il mio pubblico ha ammirato, a bocca aperta, la sua trascinante performance.

Al pianoforte, per l’occasione, è arrivato (ad accompagnare Marzia) Sasà Calabrese, un grande uomo e un versatile musicista, spessissimo in tour con Mariella Nava e con Anna Mazzamauro, per il quale ho già terminato tutti gli aggettivi positivi del dizionario: generoso, vitale, appassionato, preparato, affettuoso, vero, raffinato, gentile, fraterno. La lista è lunga e si ferma qua, ma potrei continuare senza pudore. Dopo aver accompagnato Marzia nel suo monologo, Sasà ha voluto regalarmi altri tre interventi: ha suonato il piano mentre omaggiavo anch’io Gaber in “Quando sarò capace di amare“; ha poi cantato e suonato (da dio) la sua miniTaylor in due tra i brani a cui sono più legato: “Questo tempo che ho” e “L’ora di andar via“. La passione assoluta con cui l’ha fatto era tutta “da guardare” (oltre che da ascoltare).

Uno dei momenti più toccanti della serata è stato quando mi sono seduto al piano per accompagnare (con Primiano alla fisa) l’intervento di Alessio Bonomo: amico e mio compagno di “scuderia” della meravigliosa Esordisco di Pierre Ruiz. Alessio ha deliziato il pubblico e tutti noi con “O ‘mbrello“, una gemma senza tempo, estratta dal suo ultimo lavoro (uscito da pochi mesi), tutto arrangiato da Fausto Mesolella. Una canzone che sembra un classico e che trabocca poesia, semplicità e che si porta dentro, in quell’accattivante 6/8, tutto l’agrodolce della nostalgia mista all’amore per la vita. Da brividi.

L’ultimo ospite della serata è stato Daniele Sarno, compagno di scambi infiniti da ben undici anni, col suo disco (stupendo) uscito a fine marzo 2018 e con le copie arrivate proprio la mattina del 12 aprile (e subito vendute a fine spettacolo!). Dopo il nostro ironico duetto con la band ne “Il solito giro di blues“, che un po’ richiamava quello sul disco “Asincrono” del 2010, Daniele ha emozionato tutti (ma proprio tutti) con la splendida ballad “Sono grande“, forse la sua canzone a cui sono più legato. Ho voluto suonare il piano e cantarne un pezzetto, visto che ormai… a 45 anni mi sa che sono “grande” sul serio anch’io.

È stato bello, proprio sul finale, chiamare sul palco Michele Amadori a suonare il pianoforte con tutta la band, come ai vecchi tempi, nel brano corale “Questo tempo che ho“, cantato assieme all’immenso Sasà Calabrese.

Vorrei poter ringraziare, uno ad uno, tutto il pubblico dell’Asino: facce amiche, facce meravigliose, facce serene, che mi hanno regalato una grande serata.
Mi limito a un GRAZIE GIGANTE rivolto a Tamara Casula e al suo grande cuore, per avermi donato, a sorpresa, alcuni scatti d’artista.

 

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Recensione su VINILE (di Michele Neri)
del disco live (bootleg) “Concerto di Compleanno
SETTEMBRE 2018, PAG. 99.

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V I D E O  live:

 

 

L’OTTIMISTA TRISTE live

 

QUANDO SARÒ CAPACE D’AMARE (Gaber) – live
con Sasà Calabrese al pianoforte

 

L’ORA DI ANDAR VIA live
con Sasà Calabrese

 

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SCALETTA spettacolo:

 

Fa bene fa male
Canzoni all’angolo
Mille bombe atomiche
Quello che non serve più (al PIANO)
L’ottimista triste
Il fantasma di Tom Joad
Alla fine del check
Come orbite che cambiano (al PIANO)
Asincrono
Se ne vanno (al PIANO)
Il giorno no
Cos’avrebbe detto Giorgio?
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MARZIA ERCOLANI (con Sasà al piano):
“LA COSA” (Gaber)

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Quando sarò capace di amare (Gaber) – con SASÀ
ALESSIO BONOMO: O’ mbrello
Il solito giro di blues (con DANIELE SARNO)
DANIELE SARNO: Sono grande
Scambio di persona
Edoardo (al PIANO)
Questo tempo che ho – con S. CALABRESE e M. AMADORI
L’ora di andar via – con SASÀ (al PIANO)
Il negazionista

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F O T O

Marzia Ercolani interpreta “La cosa” di Gaber

Alessio Bonomo canta “O ‘mbrello

con Sasà Calabrese in “Questo tempo che ho