Omaggio a Gaber – Chiedo scusa se parlo di Giorgio
11 Agosto 2015
21:30
ANDRANO (Le), Castello
Google Map

L’amministrazione comunale di ANDRANO
presenta:

 

“CHIEDO SCUSA SE PARLO DI GIORGIO”
Omaggio al sig G

 

Luigi Mariano:
voce, piano, chitarra.

 

 Qui VIDEO de “Il successo” e “La strana famiglia
(senza amplificazione, seconda parte dello spettacolo)
 _____________________________

LE MIE IMPRESSIONI
:
Appena finito lo spettacolo al castello di Andrano (Le), per un attimo ho pensato: “Ma… questa è stata la serata più bella della mia carriera!“.
Be’, se non è così (o l’ho pensato magari solo spinto dall’adrenalina finale), però davvero poco ci manca. Un entusiasmo e un’attenzione così partecipi e palpabili (con un pubblico selezionatissimo, sensibile e intelligente, “ideale” rispetto a quello che propongo) da farmi non solo restare a bocca aperta e ultra-soddisfatto, ma anche da spingermi a rendere al doppio delle mie possibilità.
Lo straordinario entusiasmo del pubblico di Andrano appare comunque ancora più sbalorditivo se penso che, stranamente, nessuno del pubblico mi conosceva (a parte l’assessore).
La serata è diventata “epicaper merito della pioggia: quindi grazie, oh Giove Pluvio Dispettoso. Credevi di metterci i gavettoni tra le ruote, eh? E invece mi hai aiutato. Ma di molto, sai? Perché a metà spettacolo, quando hai deciso di riversare secchielli d’acqua sulle mie mani al piano, il pubblico ormai io l’avevo già ampiamente catturato. E quindi non se n’è andato, sai? S’è solo riparato sotto i porticati o sotto il tunnel d’ingresso al castello, in attesa di… “qualcosa”. Ho smontato tutta la strumentazione, già fradicia, e dopo 10 minuti, utili a capire l’andazzo del meteo (poco incoraggiante), ho preso la chitarra e ho raggiunto tutti sotto il tunnel del castello: lì, senza amplificazione (voce e chitarra nudi), ho fatto forse uno degli spettacoli migliori degli ultimi anni, il tutto grazie non solo alla mia “forma” (in effetti mi sentivo molto bene), ma soprattutto al silenzio assoluto dei tanti presenti, nessuno dei quali mi ha tradito andandosene nella prima parte, mentre pioveva, né facendo volare alcuna mosca sotto il tunnel. L’atmosfera era così unica e irreale da farmi anche decidere di aggiungere due brani in scaletta, visto che pendevano tutti dalle mie labbra, circondandomi con affetto e curiosità.
L’ultimo brano cantato a cappella da tutti, spontaneamente, rimarrà per sempre nella mia memoria. Grazie Andrano e grazie Ivan.

Recensione dello spettacolo di Andrano in omaggio a Gaber