5 Aprile 2009 | |
21:30 | |
ARADEO (Le), Teatro "Domenico Modugno" | |
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L’associazione onlus “A.L.I.CE Puglia”
presenta
“OMAGGIO AL SIG. G”
spettacolo tributo al grande
Giorgio Gaber
….e altro
Luigi Mariano: voce, chitarra
Andrea Baccassino: voce, piano, monologhi
SET iniziale
brani eseguiti:
– Il giorno no
– Il singhiozzo
– Questo tempo che ho
– Il negazionista
– Cos’avrebbe detto Giorgio?
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F O T O
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LE MIE IMPRESSIONI:
La serata di domenica 5 aprile scorsa al teatro “Domenico Modugno” di Aradeo (LE) è stata organizzata in modo perfetto dall’associazione onlus “A.L.I.CE Puglia” a scopo benefico (raccolta fondi per diagnostica precoce dell’ictus, un fine altamente meritorio). Grazie a Tiziana e, indirettamente, grazie a Pinuccio Resta.
E’ stata per me un’esperienza molto intensa, che m’ha molto gratificato a livello artistico, per l’attenzione, il rispetto e anche il calore dimostrato (per più di due ore) dal numeroso pubblico accorso, circa 300 persone educate e concentrate, che hanno riempito tutto il teatro in ogni ordine di posto.
Ho indossato una camicia scura, molto sportiva, con appeso al taschino il ciondolo “portafortuna” (che poi è un orologino a forma di chitarra, a scandire questo tempo che -spesso non- ho), regalatomi dalla mia amica fiorentina Angie.
Sia all’inizio dello spettacolo, sia tra un “atto” e l’altro e sia alla fine, ho potuto incontrare, dietro le quinte oppure nel camerino, diverse persone care e gentili che son venute a salutarmi, tra cui Anna Mariano e Andrea Ricciato, LaGgina (Antonella Musardo) con la sua splendida famiglia, Luigi Nico e Maria Teresa, Mauro Angelo, Antonio Calò e molti altri.
Lo spettacolo ha avuto inizio verso le 21:30 e si è diviso, a livello artistico, in 3 momenti: la prima mezz’ora ho eseguito da solo, sia alla chitarra che al piano, 5 mie canzoni (“Il giorno no”, “Il singhiozzo”, “Questo tempo che ho”, “RAI libera!” e ovviamente “Cos’avrebbe detto Giorgio?”), precedute le prime 3 dai monologhi contenuti nel mio recital “C’è sempre un’isola nel mare”, e incentrati sulle nevrosi, i tic, le manie, l’introspezione e l’ironia.
Nella seconda mezz’ora, verso le h 22, è arrivata dirompente sulla scena la verve comica del mio partner e pard (erano anni che volevo usare questa parola: “pard”!) Andrea Baccassino, che come suo solito ha divertito il pubblico in sala con le sue parodie irresistibili e con i classici sketch del suo repertorio, tra i quali l’evergreen del personaggio de “Il giovane d’oggi”. Il teatro è stato molto partecipativo, battendo le mani a tempo durante le parodie e ridendo a crepapelle. Bac è il solito fuoriclasse.
OMAGGIO AL SIG. G:
La seconda ora dello spettacolo è stata dedicata interamente all’Omaggio al sig. G, con buona alternanza di scena tra me (canzoni) e Bac, che per l’occasione ha indossato una giacca e che al solito ha reso i monologhi un po’ in dialetto. Abbiamo stavolta recitato il brano iniziale dello spettacolo, “Bambini G”, nell’esatto modo in cui lo faceva Gaber, ossia a sipario chiuso, con la mia voce in stereofonia sinistra e quella di Bac in stereofonia destra: un espediente teatrale vincente, che ha dato i suoi frutti, perché sentivo la gente sbellicarsi come non mai dall’altra parte della sala.
Abbiamo poi come sempre ripercorso il repertorio di Gaber, abbracciando sia brani più recenti (Destra-Sinistra, Io non mi sento italiano, Non insegnate ai bambini), e sia brani famosi del passato, esaltati soprattutto nel lungo medley finale (Il dilemma, Un’idea, Non arrossire, Com’è bella la città, Torpedo blu, Io se fossi Dio, C’è solo la strada, La libertà e tanti altri), fino al brindisi conclusivo di “Barbera e champagne”.