9 Agosto 2019 | |
21:30 | |
PARABITA (Le), piazza della Vittoria | |
Google Map |
Il Città di Parabita
presenta
Luigi Mariano in
“CHIEDO SCUSA SE PARLO DI GIORGIO”
Omaggio a Gaber
______________________________________
LE MIE IMPRESSIONI:
Tantissima gente venerdì 9 AGOSTO nell’affascinante centro storico di Parabita, in piazza della Vittoria, per l’ultimo mio omaggio a Gaber della stagione, che stavolta ho rappresentato ai piedi di una scalinata. 😊😊🎼🎶🎵🎹🎸
Mi spiace non ci siano foto-ricordo, a parte quella regalatami da Angela Gnoni, in prima fila.
Ringrazio il sindaco Stefano Prete (encomiabile nei miei riguardi), tutti i ragazzi del service, i tecnici. E ringrazio ogni singola persona accorsa dalla città e da quelle limitrofe: per l’affetto e l’attenzione, ma soprattutto per l’umanità e curiosità, che ho potuto poi toccare con mano alla fine, quando sono tutti venuti a salutarmi.
Un pubblico per niente banale, anzi molto vivo, interessato e arguto: l’entusiasmo di quegli applausi finali per me vale oro, così come valgono oro le chiacchiere finali con le singole persone, alcune davvero interessanti.
Nonostante questo spettacolo (più sporadico rispetto ai concerti di mie canzoni) sia nato solo per l’intimità dei piccoli teatri, ogni volta lo ripropongo in estate anche nelle piazzette, con enorme gioia. 😃
Chiedo scusa al piccolo Alessandro Gnoni e a tutti coloro che si aspettavano molte più mie canzoni (oltre all’unica presente, “Cos’avrebbe detto Giorgio?”, fissa in scaletta), ma credo che in uno spettacolo dedicato a un gigante del teatro-canzone vada dato risalto a lui, non a me come cantautore.
Grazie ad Antonio Gnoni ed Angela (con Alessandro e Alberto), a Luciano Manco, ad Annarita Provenzano, a Francesco Giorgio, a Maria Rosaria Lombardo.
Ogni volta, quando finisco (stremato, sudato e contento d’aver dato tutto), credo che non avrei potuto fare altri lavori se non questo: è ciò che mi rispecchia di più e che mi permette di entrare nel castello incantato in cui dicono abiti la felicità.
_________________________________________
F O T O di Angela Gnoni